Giacinto Tarantino, detto Cintuzzo altrimenti detto "ci minti cientu liri a Santantonio" In uno scritto del 1979, Barthes, mescolando reminiscenze classiche al sentimento vivissimo della contemporaneità vissuta alla ricerca del calore dei sentimenti e dell’amicizia, parlava del significato etimologico dell’«accolita», l’akoluthia greca, che traduceva come «corteo degli amici». E in questo «corteo», nell’interpretazione storica e sentimentale con cui gli si accostava, scorgeva il significato profondo di una comunità affettiva e intellettuale, che finisce per porsi come fondamento di ogni percorso esistenziale e del rapporto che questo percorso costruisce con quanti condividono epoca, pensieri, valori, etica, estetica. "Il «corteo degli amici» è quello per cui viviamo, pensiamo, agiamo, costruiamo. È il fiume caldo di affetti e di solidarietà che ci accompagna per tutta la vita". Di recente un improvvisato corteo di amici si è appalesato su un filo di discussione -